Credo che la regolarità sport sia un giusto equilibrio tra il piacere della guida in una prova speciale chiusa al traffico unita, a fine prova, al passaggio di precisione, senza dover fare il tempo e prendere rischi, per il piacere di divertirsi e godersi la propria auto. La convivenza di queste due belle situazioni, che nella regolarità la fanno da padrona, creano un mix vincente che tanto attira nella regolarità sport. Le prove speciali dei rally più importanti che ne hanno contraddistinto e creato il fascino negli anni ’70 e ’80, le stesse vetture dell’epoca con tanta gente che ti guarda quando passi, il piacere della guida e il pressostato, per mettere un po’ di sale e pepe per una manifestazione che non è di velocità, permettono di avere un mix perfetto. In molti mi chiedono la differenza fra regolarità classica e sport: uso sempre dire, in modo scherzoso, che nella regolarità classica vai a cercare il pressostato perché il tuo obbiettivo è lui e passare a zero su quel pressostato, quindi una caccia al pressostato e alla precisione; nella regolarità sport mi diverto così tanto lungo la prova speciale che quando vedo il pressostato sono triste perché vuol dire che il divertimento è finito e mi resta solo la prova di precisione. Mi piacciono entrambe, con sapore diverso, ma la regolarità sport mi piace molto e mi dà soddisfazione, permettendo di godermi la mia auto in totale sicurezza perché le strade sono chiuse al traffico.
Giordano Mozzi